“Il complotto dei Babbi Natale” di Ute Krause – Presentazione

Come post della vigilia non ho potuto pensare a nulla di più azzeccato della presentazione di un libro per l’infanzia che ricordo di aver ricevuto in regalo da un’amica quando i miei figli erano molto piccoli. Ormai il volume non è più in nostro possesso, donato insieme ad alcuni giochi indicati per la fascia d’età prescolare ad un’associazione del nostro quartiere, ma proprio ieri sera a cena ci è capitato di riparlare di questo divertente racconto.

Completamente opera della scrittrice e illustratrice tedesca Ute Krause, “Il complotto dei Babbi Natale” è stato pubblicato in Italia da Babalibri una decina d’anni fa. L’edizione che noi possedevamo era del tipo con copertina rigida, ma non escludo che nel frattempo ne sia uscita anche un’edizione tascabile visto che questa casa editrice spesso ripropone i suoi maggiori successi in entrambe le vesti.

E questo libro ha davvero tutte le potenzialità, a mio parere, per diventare un moderno classico natalizio, visto che racconta di disillusioni, coraggio, perseveranza e naturalmente si conclude con l’atteso lieto fine.

Tutto ha inizio in un venerdì apparentemente banale al Polo Nord, dove il cuoco della dimora dei Babbi Natale (sì, sono più di uno) si appresta a cucinare pesce come la tradizione comanda. Peccato che svolgendo le aringhe dalla carta in cui sono state avvolte l’uomo scorsa un titolo a dir poco inquietante: “Babbo Natale non esiste”. Trafelato il cuoco corre a dare la ferale notizia ai suoi datori di lavoro, che in un primo momento accolgono l’articolo come uno scherzo. D’altra parte tutti credono a Babbo Natale, no?

Peccato che invece nelle città e paesini sparsi per il mondo il potere della carta stampata operi una sorta di magia al contrario e finisca per convincere tutti che realmente Babbo Natale non esiste. La situazione è a dir poco difficile e la reazione dei Babbi Natale è un po’ una presa di posizione: farsi una rilassante vacanza nei Mari Del Sud, così quando a Natale nessuno troverà regali sotto l’albero tutti si accorgeranno del grande errore commesso nel dar retta ai giornali.

Ma mentre la schiera di barbuti omoni si libera dei vestiti rossi e bordati di pelliccia a favore di costumi, creme abbronzanti e occhiali da sole, in effetti nel mondo c’è qualcuno che non ha voluto credere ai giornali. Rupert non vuole lasciarsi portar via il Natale a cui è abituato in questo modo e quando un giorno incappa in una cartolina degli spensierati vacanzieri (il piccolo è figlio di un postino) con determinazione si mette in testa di partire alla ricerca dei Babbi Natale.

Non voglio raccontare il finale, naturalmente, ma è abbastanza prevedibile che la bizzarra situazione verrà risolta e tutti festeggeranno allegramente: mangiando, brindando, ma soprattutto ballando intorno ad un bell’albero addobbato a festa.

Il testo è scorrevole, reso accattivante dai dialoghi vivaci e dall’accuratezza con cui l’autrice descrive le azioni dei personaggi. A completarlo con grande efficacia vi sono poi i bei disegni di Ute Krause, con il loro tratto armonioso e i colori delicati. Oltre ai tanti mille piccoli dettagli che arricchiscono ogni scena: dal gattone nero che vive nella casa dei Babbi Natale (e che alla fine festeggerà in compagnia dei topolini che dovrebbe teoricamente cacciare), alle fiamme scoppiettanti nel caminetto; dalle variopinte vestaglie indossate dai protagonisti agli altrettanto stravaganti costumi bagno esibiti in spiaggia.

La mia esperienza: nel periodo natalizio lessi parecchie volte questa storia inconsueta e divertente ai miei figli quando erano più piccoli, ma non mi aspettavo che la ricordassero ancora a distanza di anni. Invece ho scoperto che ne rammentavano parecchi passaggi, a riprova che un bel libro lascia sempre il segno in noi, anche quando non ci pensiamo più da tanto tempo.

Età per cui lo suggerisco: lettura ad alta voce dai 5 anni – lettura autonoma dai 7 anni

Valutazione: acquisto decisamente consigliato! 03-reading-a-book


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