"Miss Marple alla riscossa" di Agatha Christie – Recensione

Il mio giudizio in breve:

Simpaticissima ed avvincente raccolta di sette brevi racconti con protagonista miss Marple. Arguti, briosi, un po’ particolari, questi misteri in miniatura mi sono piaciuti perché riescono a combinare l’originalità degli spunti gialli con la sottile contraddizione di una modesta ed anziana signorina che li risolve brillantemente seduta nel suo cantuccio mentre personaggi più appariscenti non sanno che pesci pigliare. Consigliato anche ai lettori più giovani che ancora non conoscano Agatha Christie!

Nel corso dell’ultimo mese la ricerca di titoli che iniziassero con k ed L mi ha portata a trascurare un genere che apprezzo particolarmente, le detective story. Ecco perché ho colto la palla al balzo nel selezionare proprio un giallo come primo romanzo il cui titolo cominci per M.

Ho letto questa coinvolgente antologia approfittando del fatto che mio figlio l’ha scelta fra le letture estive assegnate alla classe – e vista la mia maggiore velocità nel divorarne le pagine rispetto a lui ho potuto sottrargli il volume dopo che era andato a dormire senza penalizzare i suoi tempi per concludere la lettura. L’edizione che mi sono ritrovata fra le mani fa parte della collana Junior degli Oscar Mondadori, ed effettivamente nulla nella prosa della Christie rende i racconti inadatti ad un pubblico adolescente, ma essi sono perfetti anche per chi abbia sulle spalle qualche anno in più.

Le sette storie che compongono la raccolta sono: Il Club del Martedì Sera, Miss Marple racconta una storia, Il caso della domestica perfetta, Omicidio su misura, La dama di compagnia, Le maledizioni della strega, Morte per annegamento. Tre di queste (Il Club del Martedì Sera, La dama di compagnia, Morte per annegamento) sono state pubblicate anche nel volume “Miss Marple e i tredici problemi” (mi ricordavo vagamente le trame e così sono andata a controllare) ma il fatto che un medesimo racconto sia riproposto in più antologie non è raro e “Miss Marple alla riscossa” rimane comunque un libro piacevolissimo.

Quello che personalmente ho più apprezzato in questi brevi capitoli è stato il modo in cui la Christie ha saputo mescolare gli elementi vincenti dei suoi gialli più corposi con una componente mystery sempre molto originale e con un’approfondimento della protagonista leggero ma sempre presente. Se infatti la campagna inglese domina incontrastata in modo evidente per tutti i sette racconti (senza che mai le scene del crimine si facciano cruente o pervase di violenza), l’anziana ma arguta miss Marple lo fa in maniera decisamente più sottile.

Con la sua aria innocente e la passione per il giardinaggio o i lavori a maglia, l’attempata Jane Marple è la personificazione della discrezione. Ben lontana dal sussiego pieno di sé di un Hercule Poirot, questa simpatica signora sembra sempre mettersi in un angolino – modesta e in apparenza decisa a farsi i fatti propri, magari sferruzzando in silenzio – ma poi le sue abilità nello scovare assassini e manigoldi finiscono sempre per porla al centro dell’attenzione.

Lei non cerca la gloria – che lascia agli ispettori di Scotland Yard senza alcun rammarico anche quando loro la trattano con una certa sufficienza – eppure è innegabile che questa pacata nonnina si qualifichi come la mente più brillante sulla scena. Al punto che mentre Jane riesce ogni volta ad individuare l’indizio giusto nei fatti delittuosi di cui è testimone o che le vengono riportati, quando è lei stessa a descrivere un caso (il secondo capitolo, Miss Marple racconta) nessuno dei presenti sa far luce sull’accaduto.

Alcune edizioni ancora precedenti di questa antologia investigativa

Le deduzioni di miss Marple sono azzeccate anche quando gli altri personaggi si lasciano andare ad ipotesi fin troppo fantasiose oppure si ostinano a ritenere colpevole la persona che secondo i pregiudizi popolari potrebbe essere quella con più interesse a commettere il crimine. Il suo modo di dare la caccia alla verità è privo di clamore ma sempre efficace. E come dimostra il penultimo racconto, Le maledizioni della strega, dipanare misteri e risolvere enigmi è la miglior medicina per questa signora a modo e modesta che tuttavia grazie alla sua vasta conoscenza dell’animo umano trova ogni volta la soluzione che sfugge agli altri (forze dell’ordine comprese).

Se dunque miss Marple cattura la simpatia dei lettori per il suo garbo ed acume, lo stile della Christie pur rimanendo sempre molto snello e scorrevole riesce a trasmettere con successo le differenti sfumature nell’atmosfera dei diversi racconti. Oltre alla trama investigativa vera e propria, si potrebbe infatti dire che ciascuna delle storie raccolte nel volume abbia una sua sfaccettatura, che va dall’inquietante brivido del paranormale alla mera avidità, dal tormento della gelosia all’insofferenza più cupa.

Come ho già avuto modo di scrivere sul blog, a mio parere Agatha Christie è stata quasi sempre una grande scrittrice di racconti, forse addirittura più che di romanzi. Mentre infatti alcuni dei suoi scritti più corposi risultano farraginosi nella componente investigativa o troppo sbilanciati verso ambientazioni che vorrebbero richiamare la spy story piuttosto che il gotico – senza riuscire a farlo pienamente – non ho ancora trovato un suo racconto che mi sia parso davvero deludente.

Forse perché nella dimensione forzatamente compatta delle storie brevi, l’autrice riesce a condensare gli elementi cardine di una detective story di volta in volta con un briciolo di romanticismo piuttosto che col tono scanzonato della commedia, l’orrore di un mistero quasi sovrannaturale, il raccapriccio per la bassezza della malvagità umana. Ragion per cui non posso che consigliare questo volume, che come ho avuto modo di segnalare nel giudizio sintetico di apertura al post ritengo perfetto anche per avvicinare i ragazzi più giovani alla narrativa più adulta: con storie coinvolgenti ma brevi, scorrevoli e non prive di colpi di scena.

Voto: gifVotoPiccolagifVotoPiccolagifVotoPiccolagifVotoPiccolagifVotoPiccola

 


2 risposte a ""Miss Marple alla riscossa" di Agatha Christie – Recensione"

    1. La Regina del giallo è davvero una lettura che si affronta sempre con piacere! E a mio parere nei racconti (non tutti ma molti), la Christie fu capace di condensare misteri avvincenti, un pizzico di ironia, quel tocco di originalità che spesso non osava inserire invece nei romanzi, che per sua stessa ammissione dovevano soddisfare più i gusti del pubblico pagante che non il suo estro di scrittrice. Dopotutto se li aveva l’abitudine di chiamarli la sua “fabbrica di salsicce” era ben consapevole di cosa il mercato le richiedeva …

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